
Verso un turismo rurale per tutti: il progetto DigAccessAgrotourism.
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Il turismo rurale può diventare davvero inclusivo? Scopri l'ambizioso progetto finanziato dal programma COSME che aiuta le imprese del turismo rurale di tutta Europa ad aprire le porte alle persone con disabilità.
Turismo per tutti? Non ancora.
Il turismo è uno dei settori di punta in Europa, eppure per milioni di persone viaggiare rimane una sfida. Per le persone con disabilità, il 15% circa della popolazione mondiale ovvero oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, anche solo prenotare un viaggio o accedere alle informazioni di base può rappresentare un ostacolo notevole. Solo in Europa, oltre 80 milioni di persone vivono con una disabilità.
Le barriere sono ancora più elevate nel turismo rurale, dove le infrastrutture sono spesso carenti. Mentre i visitatori si dirigono verso la campagna per immergersi nelle tradizioni locali, nella natura e in stili di vita più rilassati, le persone con limitazioni fisiche, sensoriali o cognitive possono ritrovarsi escluse dall'esperienza.
Non si tratta solo di equità: l'accessibilità è un buon affare. Il turismo inclusivo attinge a un mercato molto più ampio e poco servito: anziani, famiglie con bambini piccoli, persone che si stanno riprendendo da infortuni o donne in gravidanza. Migliorare l'accessibilità, ad esempio migliorando i trasporti, la segnaletica o le interfacce digitali, non è solo un imperativo morale, ma un investimento nella crescita economica a lungo termine.
La risposta europea
Riconoscendo questo divario, la Commissione Europea e i principali stakeholder si sono battuti per un turismo senza barriere. Eppure, molte imprese agrituristiche, soprattutto nelle zone rurali, non si sono ancora adeguate. È qui che entra in gioco DigAccessAgrotourism.
Il progetto in breve
Lanciato in sei paesi – Belgio, Grecia, Italia, Portogallo, Polonia e Cipro – il progetto riunisce un partenariato fortemente impegnato e diversificato: OIC Foundation, EUROSUCCESS, Legacoop Emilia-Romagna, FENACERCI, La Camera di Commercio Greco-Italiana, la Agroturism Company, e il network ARFIE.
Cosa li unisce? Un obiettivo comune: promuovere la trasformazione digitale nel settore agrituristico e rendere le esperienze rurali accessibili a tutti, soprattutto alle persone con disabilità.
Un piano per la trasformazione
Il progetto DigAccessAgrotourism affronta diverse sfide chiave:
- Mappatura delle esigenze: comprendere le lacune digitali e di accessibilità nelle PMI agrituristiche e nelle organizzazioni che le supportano.
- Miglioramento delle competenze del settore: formazione, mentoring e assistenza tecnica per aiutare i fornitori di servizi agrituristici e di turismo rurale a adottare tecnologie come l'IoT e strumenti basati sui dati.
- Sostenere i facilitatori: fornire alle "organizzazioni di supporto", ovvero organizzazioni che supportano le PMI, il know-how utile per guidare la transizione digitale in tutto il settore.
- Coinvolgimento degli operatori: coinvolgere direttamente le PMI dell'economia sociale che operano nelle aree rurali nelle attività del progetto per garantire un impatto sul campo.
La missione è semplice: utilizzare strumenti digitali per abbattere le barriere e rendere il turismo rurale più inclusivo, più sostenibile e più resiliente.
Allineamento alle strategie dell'UE
DigAccessAgrotourism non opera in un contesto isolato, è strettamente allineato con i principali obiettivi dell'UE, tra cui:
- Sostenere la transizione digitale delle piccole e medie imprese nell'economia sociale;
- Rafforzare il ruolo dell'economia sociale nell'innovazione digitale;
- Promuovere la strategia industriale europea e il piano d'azione per l'economia sociale;
Per fornire alle imprese del turismo rurale le competenze e gli strumenti digitali di cui hanno bisogno, il progetto sostiene sia la crescita economica che l'inclusione sociale, i due pilastri di un'Europa moderna ed equa.
Prossimi passi?
Il progetto è appena iniziato. I partner sono attualmente sul campo, conducendo valutazioni e identificando le esigenze del settore agrituristico in termini di transizioni digitali per quanto riguarda l'accessibilità delle PMI del settore e le organizzazioni abilitanti dell'economia sociale. Queste attività fanno parte del pacchetto di lavoro n. 2, che si concentra sull’identificazione e mappatura delle esigenze delle PMI agrituristiche e delle organizzazioni abilitanti riguardo le opportunità digitali in materia di accessibilità. Attraverso un'ampia ricerca nei paesi partner, i partner raccoglieranno informazioni da 100 PMI del settore agrituristico e da 16 organizzazioni abilitanti, analizzando le loro sfide nella transizione digitale. Inoltre, il pacchetto di lavoro n. 2 raccoglierà 20 buone pratiche e soluzioni digitali a livello europeo e nazionale, supportando il miglioramento dell'accessibilità nel settore agrituristico. I risultati contribuiranno allo sviluppo di un quadro strutturato, che orienterà le future attività di capacity building per migliorare l'accessibilità digitale e l'inclusione nel settore. Questi risultati saranno presentati e discussi in occasione del nostro prossimo webinar a fine maggio. Non perdete l'opportunità di registrarvi qui!
La visione è chiara: un'Europa in cui tutti, indipendentemente dalle capacità, possano sperimentare la ricchezza della vita rurale. L'inclusione non è un lusso. È il futuro del turismo.
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